Cosa è l’ANPCP – Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti?
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti è un’associazione professionale non organizzata in ordini o collegi, è senza scopo di lucro, avente struttura e contenuti democratici.
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti è un’associazione professionale strutturata a livello nazionale, di natura privatistica, apartitica, apolitica ed aconfessionale, fondata su base volontaria, senza alcun vincolo di rappresentanza esclusiva.
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti nasce con l’obiettivo di valorizzare le competenze, la preparazione e la formazione permanente degli Associati garantendo il rispetto delle regole deontologiche nel campo del Coaching, agevolando una scelta consapevole e la tutela degli utenti.
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti definisce, promuove e sviluppa il Coaching, nasce per diffondere e tutelare la qualità del servizio di coaching finalizzato al potenziamento delle competenze utili a migliorare i risultati che una persona intende perseguire nella vita professionale, personale e sportiva.
Il Coach esercita l’attività professionale sia in forma di attività libero professionale, sia di attività interna alle organizzazioni in diversi ambiti (sociale, scolastico, sportivo, istituzionale, aziendale, enti, agenzie formative, ecc.) grazie ad un insieme di tecniche e strumenti per una comunicazione efficace ed efficiente.
L’azione di Coaching consiste in un processo di partenership finalizzato al raggiungimento di obiettivi definiti con il coachee (o un eventuale committente). L’agire professionale del Coach migliora e facilita le competenze del coachee (di singole persone o di un gruppo) mediante la valorizzazione delle risorse inespresse. La suddetta attività professionale non rientra tra quelle relative alla professione di psicologo ai sensi dell’art. 1 della legge 18 febbraio 1989, n° 56 ed i professionisti iscritti all’Associazione si impegnano a non svolgere tale attività, salvo che siano dotati del relativo titolo professionale ed iscritti all’Ordine degli Psicologi.
Come opera l’Associazione ANPCP?
Nel processo di coaching, la persona ha l’opportunità di far leva sulle proprie caratteristiche e risorse personali. Rendersi progressivamente consapevole dei propri comportamenti efficaci e non efficaci, permettere alla persona di definire e implementare strategie più utili per raggiungere gli obiettivi che intende perseguire.
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti opera nel rispetto della legge e delle norme UNI che definiscono il coaching un programma di potenziamento e sviluppo delle risorse e delle competenze guidato dal professionista in partnership con la persona che si avvale di modelli, metodi e tecniche di coaching e si sviluppa in un processo strutturato in fasi, tempi e piano di azioni.
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti definisce, promuove e sviluppa, il Coaching inteso come servizio professionale, esercitato sia in forma di attività libero professionale in differenti ambiti (organizzativo, scolastico, sociale, sportivo, istituzionale, aziendale ecc.) sia in forma di attività professionale interna alle organizzazioni oltre sviluppare strumenti per una comunicazione efficace ed efficiente.
Attività, Scopi e Ambiti di Applicazione
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti ha per scopo:
– La divulgazione, il consolidamento e la valorizzazione del Coaching inteso come un metodo di sviluppo delle performance dei singoli, dei gruppi e dei sistemi ai quali si rivolge, che agisce attraverso una maggiore chiarezza nella definizione degli obiettivi, nello sviluppo di piani di azione per il raggiungimento dei risultati, in una maggiore consapevolezza e accesso alle potenzialità del singolo o del team, nell’assistenza da parte del Coach durante l’esecuzione del piano di azioni organizzando periodici incontri di monitoraggio per verificare insieme i risultati raggiunti e decidere quali eventuali modifiche apportare;
– Promuovere l’affermazione ed il riconoscimento della figura e del ruolo professionale del Coach in ogni suo ambito di applicazione, rivolto sia ai contesti sociali, culturali, familiari che alle imprese pubbliche e private, nonché la disciplina della relativa attività; secondo i principi del presente Statuto, Regolamento e Codice di Condotta Professionale dell’Associazione e delle normative vigenti in materia sia nazionali che della Unione Europea;
In particolare:
– Promuovere il Life Coaching nello sviluppo e nel supporto della persona, dove il Coaching è utilizzato per favorire un maggiore equilibrio nella vita sia professionale che personale;
– Promuovere il Business Coaching nelle aziende e nelle organizzazioni, rivolto ed applicato sia verso il singolo individuo sia verso il gruppo di risorse umane che ne fa parte, sviluppando un lavoro di team coaching basato sull’allineamento di questi ultimi agli scopi ed alle finalità dell’organizzazione; supportare il professionista nell’implementazione delle sue capacità al fine di innalzare il livello di performance nell’area del lavoro;
– Promuovere lo sviluppo della figura del Coach interno alle organizzazioni ovvero di quel soggetto che all’interno dell’organizzazione si occupa di operare come coach nei confronti dei colleghi;
– Promuovere la diffusione del metodo del coaching a manager e dirigenti per dotarli delle conoscenze di base del metodo da utilizzare direttamente con i propri collaboratori (coaching skills for managers);
– Promuovere lo School Coaching all’interno della formazione scolastica, concretizzata nel supporto a insegnanti ed educatori tramite pubblicazioni, lezioni e corsi, al fine di diffondere il metodo del coaching per aumentare la capacità di motivazione dello studente verso il raggiungimento degli obiettivi scolastici, con particolare attenzione agli studenti in situazioni di difficoltà; supportare gli studenti verso il processo di crescita e nel rafforzamento della loro identità ed individualità, all’interno di un sistema più complesso ed interconnesso alle figure educative quali insegnanti e genitori;
– Promuovere il Family Coaching attraverso il Coaching applicato in particolar modo ai contesti familiari ed alle figure genitoriali in genere al fme di migliorare la comunicazione tra genitori e figli, dove il Coaching aiuta il genitore nel supportare il figlio nella quotidianità per il raggiungimento di obiettivi tra genitori e figli ed all’interno della coppia;
– Promuovere il Children Coaching nei contesti nei quali bambini e ragazzi appartengono al fine di supportarli nella loro crescita, nella definizione del loro futuro e dei loro personali obiettivi, dando loro strumenti di Coaching al fine di aiutarli nelle principali aree della loro vita quali famiglia, scuola, sport e amicizie, con particolare attenzione alla delicata fase di crescita e di emulazione costruttiva;
– Promuovere il Coaching nel sociale, nelle istituzioni, nella comunicazione e mediazione interculturale e multietnica dove il metodo del coaching può aumentare il senso di responsabilità personale di individui e gruppi, valorizzando le competenze di ognuno e promuovendo l’applicazione delle singole abilità e talenti a obiettivi di ogni natura;
– Promuovere lo Sport Coaching rivolto all’ambito sportivo in genere, dove il Coach collabora e affianca la società, lo staff tecnico e gli atleti, individualmente o in gruppo, fornendo i giusti strumenti per il raggiungimento di obiettivi, rafforzando lo spirito di squadra, valorizzando i singoli talenti e aumentando la motivazione;
– Promuovere il Life Style Coaching con applicazione specifica nell’ambito del benessere psicofisico, dove gli strumenti del Coaching hanno manifestato utilità al fine di supportare sia il medico che gli operatori sanitari nell’aiutare il paziente a definire obiettivi precisi e a trovare la motivazione per compiere le azioni necessarie a raggiungerli;
– Promuovere il Coaching a favore delle disabilità e di qualunque altro contesto definito di disagio e di diversità dove gli strumenti di coaching, concorrono al rafforzamento dell’identità individuale, all’autostima, all’accettazione della normalità nelle varie diversità e nello sviluppo delle capacità individuali e residue ed ad un miglior inseriment nel contesto familiare e sociale;
– Promuovere il Relationship Coaching con applicazione specifica nell’ambito delle mediazioni, delle negoziazioni personali e sistemiche, sia tra individui, sia tra sistemi ed organizzazioni, sia con applicazione in ambito politico ed istituzionale, sia in quello business, dove gli strumenti del Coaching creano utilità e velocizzano i risultati attraverso l’utilizzo di strumenti e comunicazione efficace, al fine di supportare sia i singoli sia i gruppi nella definizione di obiettivi precisi e a trovare la motivazione per compiere le azioni necessarie a raggiungerli; la comunicazione volta alla mediazione istituzionale facilita l’approccio quotidiano del rapporto tra cittadino e le Amministrazioni sia nazionali che internazionali.
Le attività di aggiornamento professionale e di tutela del consumatore
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti svolge inoltre:
– Attività di formazione permanente dei propri iscritti, adottando un Codice di Condotta, ai sensi dell’ art. 27 bis del Codice del Consumo, di cui al D. Lgs. 6 Settembre 2005 n. 206, vigilando sulla condotta professionale degli Associati e stabilendo, sia nello Statuto che nel Regolamento dell’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti, le sanzioni disciplinari da irrogare agli Associati per le violazioni del medesimo Codice;
– Attività di promozione di forme di garanzia a tutela dell’utente, tra cui:
- a) La vigilanza sull’obbligo da parte del professionista di contraddistinguere la propria attività, in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l’espresso riferimento, quanto alla disciplina applicabile, agli estremi della L. 14 Gennaio 2013 n. 4; rientrando tale inadempimento tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori previste e sanzionate dal Codice del Consumo (Titolo III, Parte II del Codice del Consumo, di cui al D. Lgs. 6 Settembre 2005 n. 206);
- b) L’attivazione di uno Sportello per il Cittadino Consumatore, presso cui i Committenti possono rivolgersi nel caso di contenzioso con i singoli professionisti, nonché ottenere informazioni relative all’attività professionale in generale, agli standard qualitativi richiesti ai propri iscritti;
- c) Attività di Pubblicazione ed aggiornamento degli elementi informativi utili per il consumatore, ai sensi dell’art. 4, c. 1, L. 14 Gennaio 2013 n. 4, sul sito web di riferimento, secondo principri di correttezza, trasparenza, veridicità;
- d) Attività di Vigilanza sulla qualificazione della prestazione professionale che dovrà essere conforme alle norme tecniche UN ISO, UNI EN ISO, UNI EN E UNI, denommate “normativa tecnica UNI”, art. 6, c. 2 L. 14 Gennaio 2013 n.4, di cui alla Direttiva 98/34/CE Parlamento Europeo e del Consiglio, del 22 Giugno 1998, sulla base delle linee guida CEN 14 del 2010;
L’Associazione Nazionale Professionale di Coach Professionisti intende collaborare all’elaborazione della normativa tecnica UNI relativa alle singole attività professionali di propria competenza, attraverso la partecipazione ai lavori degli specifici organi tecnici o inviando all’Ente di formazione i propri contributi nella fase dell’inchiesta pubblica, al fine di garantire la massima consensualità, democraticità e trasparenza.
a) La vigilanza sull’obbligo da parte del professionista di contraddistinguere la propria attività, in ogni documento e rapporto scritto con il cliente, con l’espresso riferimento, quanto alla disciplina applicabile, agli estremi della L. 14 Gennaio 2013 n. 4; rientrando tale inadempimento tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori previste e sanzionate dal Codice del Consumo (Titolo III, Parte II del Codice del Consumo, di cui al D. Lgs. 6 Settembre 2005 n. 206);b) L’attivazione di uno Sportello per il Cittadino Consumatore, presso cui i Committenti possono rivolgersi nel caso di contenzioso con i singoli professionisti, nonché ottenere informazioni relative all’attività professionale in generale, agli standard qualitativi richiesti ai propri iscritti;
L’Associazione Professionale Nazionale di Coach Professionisti potrà:
- – Promuovere la costituzione di organismi di certificazione della conformità per i propri settori di competenza professionale, nel rispetto dei requisiti di indipendenza, imparzialità e professionalità previsti per tali organismi dalla normativa vigente e dall’accreditamento di cui all’art. 9, c. 2, L. 14 Gennaio 2013 n. 4;- Formulare e coordinare gli interventi generali della politica di rappresentanza professionale e contrattuale della categoria del Coaching;- Realizzare attività teoriche e pratiche di: studio, ricerca, corsi di formazione, conferenze e dibattiti aperti al pubblico; pubblicazioni editoriali; collaborazioni con Associazioni, Organizzazioni ed Enti nazionali ed esteri analoghi; stipulare convenzioni con Enti pubblici e privati, fmalizzate anche all’erogazione dei servizi agli Associati; organizzare servizi per Università e Scuole di ogni livello d’istruzione e corsi scolastici e prescolastici per docenti, studenti, lavoratori, ecc.; istituire centri di documentazione sia per gli associati che per i cittadini interessati allo studio e alla pratica delle attività dell’Associazione; svolgere qualsiasi altra attività, connessa agli scopi istituzionali, ritenuta utile per il conseguimento delle finalità associative.
– L’Associazione potrà effettuare operazioni mobiliari, immobiliari, finanziarie, correlate allo scopo sociale per il raggiungimento degli scopi dell’ Associazione. Non rientrano tassativamente nello scopo sociale dell’Associazione qualsiasi attività riservata, dalle normative vigenti, alle professioni organizzate e/o protette; tali attività possono essere esercitate esclusivamente a livello personale dai professionisti persone fisiche iscritti in appositi Albi, Ordini e Collegi professionali.
Per lo svolgimento dei propri compiti l’Associazione può ricorrere a prestazioni di lavoro autonomo o dipendente anche ricorrendo ai propri associati.